L’eredità culturale è un insieme di risorse ereditate dal passato, che le popolazioni identificano, indipendentemente da chi ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione. Essa comprende tutti gli aspetti dell’ambiente che sono il risultato dell’interazione, nel corso del tempo, tra le popolazioni e i luoghi.

(Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società, Faro 2005, Articolo 2)

Narrando@Fiesole è un luogo di condivisione. Vite, esperienze, conoscenze, capacità, rappresentazioni e pratiche formano il tessuto vivo di una società locale: prendere la parola per raccontarsi e raccontare è donare e condividere.

Narrando@Fiesole è un luogo di ascolto delle narrazioni e di partecipazione, in una visione del patrimonio culturale come progressiva costruzione che accoglie, include e riconosce. Ogni atto narrativo vive dentro uno spazio e un tempo di ascolto e dialogo.

Come si racconta la vita locale attraverso l’esperienza di ciascuno?  Quali memorie, desideri, complessi di conoscenze, voci in attesa di ascolto? Quali vicende storiche, esperienze e tradizioni hanno costruito la Fiesole contemporanea, come conoscerle, riconoscerle e trasmetterne il valore? In quali luoghi, verso quali eventi, pratiche, saperi ed oggetti convergono le testimonianze, orientando la costruzione di spazi di cittadinanza e appartenenza? Possiamo tracciare percorsi attraverso il territorio lasciandoci guidare dalle narrazioni?

Le narrazioni attraversano le dimensioni della vita quotidiana, dell’organizzazione sociale, economica e rituale, della memoria condivisa e divisa, dei complessi di conoscenze, pratiche ed esperienze, dei processi di patrimonializzazione e istituzionalizzazione della cultura.

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Percorsi tematici e paesaggi narrativi

Il paesaggio è componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità. (Convenzione Europea sul Paesaggio, Firenze 2000, Articolo 5)

Narrando@Fiesole propone sei percorsi tematici, all’interno dei quali confluiscono “paesaggi narrativi”, che raccontano l’appartenenza, la socialità, la ritualità, le conoscenze e pratiche locali, le tradizioni orali, le arti, i patrimoni culturali istituiti e le visioni di viaggiatori e migranti residenti per un tempo breve o lungo nel territorio fiesolano…

Un paesaggio narrativo è una scelta di frammenti estratti dalle narrazioni registrate e trascritte, associati ad immagini e suoni (documenti, fotografie); questi  aprono diverse possibilità conoscitive, rinviando ad approfondimenti (consultazione di documenti sonori, documentazione storica, fonti scritte e visive in un processo potenzialmente infinito) e itinerari contemporanei, creando una relazione di intimità con un racconto, un punto di vista. Collegamenti con un archivio del progetto e con i siti di diverse associazioni, fondazioni e istituzioni presenti sul territorio permetteranno percorsi inediti in un viaggio attraverso il territorio. Dal concreto dell’esperienza di ognuno, il paesaggio emerge nella sua complessità connettendosi con la storia e con le eredità culturali del territorio come vasto e mutevole sistema di relazioni.

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Condividere un sogno

Il progetto nasce da un’ambizione e da un sogno. L’ambizione di un lavoro sul territorio che attraversi le frontiere tra le discipline e i loro linguaggi, aprendo nuovi orizzonti al patrimonio culturale e alle sue funzioni. Il sogno di ascoltare le voci di tutti, valorizzando la narrazione come legame fra tempi, luoghi, gruppi sociali, generazioni, individui ed oggetti, utilizzando gli strumenti e le possibilità offerte dalle nuove tecnologie, in un processo condiviso. Favorendo la conoscenza e la costruzione di visioni inedite della storia personale e collettiva, l’atto narrativo apre l’immaginazione, suscita il rispetto, alimenta la creatività. Narrando e ricordando il tempo vissuto si trasforma in eredità creativa.

Per patrimonio culturale immateriale s’intendono le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. Questo patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e dà loro un senso d’identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana. Ai fini della presente Convenzione, si terrà conto di tale patrimonio culturale immateriale unicamente nella misura in cui è compatibile con i diritti umani e con le esigenze di rispetto reciproco tra comunità, gruppi e individui nonché allo sviluppo sostenibile.

(Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, Unesco Parigi 2003 (Ratifica italiana 2007) Articolo 2)