Cento anni di una famiglia fiesolana.
Il libro nasce dalla curiosità di sapere chi era e cosa faceva chi è venuto al mondo prima di me ed ha diffuso le radici della mia famiglia; nasce per giustificare il mio attaccamento profondo a questi luoghi; nasce in onore di Emma, che mi ha preceduto e di cui custodisco i geni dentro di me; nasce per capire me stessa e il perché delle mie scelte nella vita. Sono partita da poche sbiadite fotografie, ricordi nebulosi; scarni, incompleti racconti.
Per contestualizzare luoghi, fatti, persone, cercando di fare un po’ d’ordine e di chiarezza, ho effettuato molte ricerche. L’entusiasmo per l’indagine è cresciuto via via che un nuovo pezzo del puzzle del mio passato combaciava con un altro già noto, scoprendo ogni volta qualcosa di inedito. Consultando documenti d’archivio e antichi volumi, mi sono imbattuta in notizie su persone e luoghi a me sconosciuti.
Ad esempio non sapevo che quando un nuovo Vescovo doveva insediarsi nella Diocesi di Fiesole trascorreva, con tutto il seguito, una notte a Maiano dalle suore Benedettine, dove si celebrava una sorta di “unione” fra lui e la Badessa prima che l’alto prelato ripartisse a cavallo verso la Cattedrale; ho studiato su antiche mappe i tracciati delle vecchie strade che portavano fino alla cima del colle prima che Leopoldo inaugurasse la “strada nuova”, ho scoperto che esisteva la scuola per i poveri in via Sant’Ansano… E poi gli amori impossibili, amicizie straordinarie, matrimoni riparatori.
Ho scoperto il protagonismo vincente delle donne della mia famiglia, ma anche di ciascuna fiesolana, la decisionalità e la risolutezza fiera sono sempre appartenuti ad ogni donna che è vissuta in questo luogo in ogni tempo o condizione.
Insomma, qui si racconta la lotta per la vita, le passioni, le sagge riflessioni, l’interazione positiva fra i miei avi e la Natura, la dignità di ogni singolo attore.
La narrazione parte dalla metà dell’’800, con Firenze Capitale quando il mio trisnonno Antonio si stabilì con Clementina alle cave di Maiano, sperando in un avvenire sereno. È il tempo delle cave accoglienti e severe che offrono sé stesse in cambio di molto sudore, ma che fanno del più umile degli scalpellini, un orgoglioso patriota.
Anno dopo anno, decennio dopo decennio, secondo gli accadimenti storici e sociali, quei singolari giganti di pietra muteranno ruolo nei confronti dei loro amici umani continuando però ad esserne i protettori. Soltanto una volta saranno costretti loro malgrado a farsi custodi di morte. Sullo sfondo di ciò si snodano le vicende storiche nazionali che si riflettono su quelle del piccolo borgo di Maiano e su Fiesole partendo dalla metà dell’Ottocento ed arrivando fino alla rinascita del secondo dopoguerra.
Gli attori umani nel frattempo plasmano le loro esistenze sui fatti esterni che scorrono, evidenziando i propri temperamenti, nella condivisione di gioie ed affanni, cercando di governare saldi il timone della vita nonostante talvolta sembri impresa impossibile. Così, se da una parte gli uomini giocano un ruolo decisivo per la sopravvivenza, dall’altro si afferma l’intelligenza e la capacità di ragionare delle donne, la loro intraprendenza e il sacrificio fiero di chi non sa cosa vuol dire arrendersi.
Silvia Costantini
PRIMA E DOPO EMMA – Scarica il PDF
Silvia Costantini